Flora e fauna del Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo

Istituito nel 1994, il Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo collega Pesaro a Gabicce e segna l'inizio del sistema collinare della costiera adriatica del centro Italia, rappresenta infatti il primo tratto di costa alta da Trieste e permette una visione panoramica sulla costa e sul mare. Il Parco, regala giochi di colore ineguagliabili a ridosso dell'acqua cristallina della costa grazie alle falesie e alla suggestiva fioritura delle ginestre. L'area protetta presenta aspetti naturali molto suggestivi, i più importanti sono: la fioritura delle ginestre, le distese di cannucce di Plinio, il pino d'Aleppo ed il raro lino marittimo. Numerose ed in continuo aumento le specie animali presenti nel parco, nell'area protetta troviamo caprioli, volpi, tassi, istrici oltre a numerosi uccelli marini e rapaci.

La falesia del San Bartolo emerge dalle basse spiagge romagnolo marchigiane come un susseguirsi ondulato di speroni che degradano sul mare, intervallati da pareti a strapiombo. Le quote delle cime più alte a ridosso della falesia non raggiungono i 200 metri, ma permettono comunque un'ampia visione sulla costa e sul mare, mentre le falesie costituiscono un paesaggio marino inusuale per le coste sabbiose della Romagna e delle Marche. La falesia mostra aspetti geologici di grande interesse con pesci fossili e rari cristalli di gesso, alla base corre una sottile spiaggia di ghiaia e ciottoli usata come cava sino alla seconda metà del novecento, oggi protetta dall'Ente Parco. Lungo alcuni tratti della costa sono sviluppate folte praterie sommerse di Zostera marina e Cymodocea nodosa. Queste piante costituiscono un patrimonio naturalistico di grande valore e sono protette dalla legge italiana sulla conservazione della biodiversità, è infatti grazie a queste praterie sommerse che rallenta l'erosione e favoriscono il naturale mantenimento degli arenili, inoltre costituiscono una vera e propria "nursery" per molte varietà di pesci.