Sagre ed eventi di Saludecio

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Saludecio

Borgo di Saludecio

Storia ed origini

È Tradizione far risalire l'origine di Saludecio a Traiano Decio, imperatore romano, che avrebbe trovato scampo sulle colline, edificando la propria abitazione. Di qui "salus Decii" o "saltus Decii". Sul finire del '200 prende corpo quel processo di militarizzazione del territorio, che troverà ulteriori sviluppi nei secoli XIV e XV, quando al comune di Rimini subentrò la Signoria dei Malatesta. Per tutto il XV secolo la storia del paese si intreccia con le lotte di potere fra i due più noti e illustri contendenti: Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro. Nel 1469 il castello è ripreso da Roberto, figlio di Sigismondo, e quindi nel 1482 da Pandolfo, figlio di Roberto; quest'ultimo lo perde ad opera dei veneziani. Dopo il breve dominio della Repubblica di Venezia, Saludecio torna per alcuni anni al comune di Rimini. Dal 1517 passa sotto la giurisdizione di Francesco Maria Della Rovere per poi entrare definitivamente a far parte dello Stato Pontificio dal 1524. Nella seconda metà del '700, si comincia ad avvertire il disagio dovuto alla crisi finanziaria, alla mancanza di riforme economiche e politiche, ad aggravare la situazione la carestia del 1776 e il terremoto del 1786. Saludecio, diventa, dopo aver nominato il 24 giugno 1859 la Giunta provvisoria di Governo, capoluogo di Mandamento della Valconca.
Porta Montanara

Luoghi da visitare

La cinta muraria bastionata, che si sviluppa intorno al paese, definisce il nucleo storico medievale: in gran parte restaurata, presenta bastioni difensivi di diversa tipologia, riconducibili a differenti periodi storici (sec. XV/XVI). La Chiesa che si trova nella parte alta del borgo, fu fondata nel 1640 dal Beato Cipriano Mosconi dell'ordine dei frati Gerolomini, conserva una serie di dipinti settecenteschi ed un altare in legno finemente intagliato, è anche Santuario del Beato Amato Ronconi, di cui si conserva miracolosamente il corpo in una urna di vetro di eccezionale valore documentario ed artistico. Porta Marina, rivolta verso il mare Adriatico, rappresenta l'accesso principale al paese (secolo XIV) e si caratterizza per lo Stemma comunale affisso sull'arco di ingresso: entrando, sulla destra, si può ammirare la lapide in arenaria (secolo XVI) che Publio Francesco Modesti, rinomato letterato umanista. Porta Montanara, rivolta verso i rilievi appenninici, rappresenta la seconda porta d'accesso al borgo, risale al XIV secolo. Olmo del Beato è una Cappella in cui si conserva l'antico olmo del Beato Amato, reliquia a cui è legata la tradizione popolare e religiosa del francescano Amato Ronconi, vissuto nel XIII secolo. Nello stesso edificio si trova il bronzo del Beato, attribuito a Prospero Clementi (1516-1584). Saludecio, nella prima settimana d'agosto, ospita una grande manifestazione che tra mostre, spettacoli e mercatini rievoca la vivace atmosfera delle operette ottocentesche, l'800 Festival.
Video
I murales di Sanludecio
800 Festival Saludecio
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